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Epinephelus costae – Dotto
Il dotto appartiene al philum dei Cordati, al subphilum dei Vertebrati, alla classe degli Osteitti all’ordine dei Perciformi, ed alla famiglia dei Serranidi.
Nel complesso troveremo per i pesci che ci interesseranno due immense classi:
– pesci Condroitti
– pesci Osteitti
Alla classe dei pesci Osteitti appartengono tutti i pesci che possiedono uno scheletro osseo, una sola apertura branchiale per ciascun lato protetta da un opercolo e quasi sempre una coda con i due lati uguali.
Appartengono all’ ordine dei Perciformi svariate famiglie accomunate dalla presenza in tutte le specie di due pinne dorsali, la prima con raggi spinosi, la seconda molle. La rimanente parte del corpo è ricoperta da più scaglie a bordo seghettato (ctenoidi).
Il nome di perciformi , banalmente, si deve al fatto che tutti gli appartenenti a quest’ordine sono “fatti come il pesce persico” pesce peraltro di acqua dolce. Ci accorgeremo nelle nostre analisi che molte famiglie, al pesce persico non assomigliano affatto.
Il nome dei serranidi deriva dalla presenza di spine a dente di sega (serra in greco) negli opercoli.
Tutte le specie sono ermafrodite: in alcune i singoli diventano maschi al completamento della loro maturità sessuale femminile (proterogini), in altre specie sono nel contempo maschi e femmine (sincroni).
Le cernie sono le regine dei serranidi, prede ambite dei pescasub al punto che diventa oggi difficile al di fuori delle aree marine protette, godere della loro regale e affascinane supponenza.
Tutti gli individui del genere nascono femmine ( proteroginia)e tali rimangono per alcune stagioni riproduttive e fino al raggiungimento di una buona stazza (80 o 90 centimetri).
Il grido di allarme sulla diradazione delle specie di cernie, lanciato da quanti amano l’ambiente, trova motivazione nel fatto che la caccia indiscriminata di maschi (perchè di buona taglia) rompe l’equilibrio sulle potenzialità di formazione delle coppie per la riproduzione.
Danze nuziali della coppia avvengono in acque relativamente basse (accessibili al subacqueo) in piena estate. Nei mesi invernali le cernie tendono a raggiungere tane in profondità.
Il dotto è una cernia di buona mole e molto diffidente.
NOME SCIENTIFICO | Epinephelus costae | |
NOME COMUNE | dotto, cernia dorata, cernia alessandrina | |
NOMI LOCALI | ||
UBICAZIONE PREVALENTE | intero mediterraneo | |
TERRITORIO ABITUALE | substrati rocciosi in genere | |
PROFONDITA’ PREVALENTE | 10-100 metri | |
CARATTERISTICHE | muso appuntito con mascella inferiore pronunciata | |
CURIOSITA’ | ||
POSSIBILITA’ DI INCONTRO | rare e comunque difficili da avvicinare | |
NOTE |
CLASSIFICAZIONE GENERALE BINOMIA
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