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Zeus faber, Pesce san pietro
Il pesce San Pietro appartiene al superphilum dei Cordati, al philun dei Vertebrati, alla classe degli Osteitti e all’ordine dei Zeiformi.
Nel complesso troveremo per i pesci due immense classi:
– pesci Condroitti
– pesci Osteitti
Alla classe dei pesci Osteitti appartengono tutti i pesci che possiedono uno scheletro osseo, una sola apertura branchiale per ciascun lato protetta da un opercolo e quasi sempre una coda con i due lati uguali.
Gli Zeiformi sono pesci di buona tagli dal corpo compresso lateralmente con muso protrattile e ampie pinne spinose.
Il pesce san pietro porta con sè un’aureola di leggenda sacra. La leggenda narra sia stata questa specie a riempire le reti dell’apostolo san Pietro, pescatore; le vistose macchie scure cerchiate di chiaro altro non sono che l’impronta del pollice e dell’indice della mano del pescatore apostolo che con questo pesce pagò (malvolentieri) il tributo richiesto dai romani (invasori).
Il pesce san pietro vive di norma solitario in fondali profondi, per lo più poco accessibili nelle normali nostre immersioni. . . ma chissà , , ,
NOME SCIENTIFICO | Zeus faber | |
NOME COMUNE | san pietro | |
NOMI LOCALI | ||
UBICAZIONE PREVALENTE | intero mediterraneo | |
TERRITORIO ABITUALE | fondali sabbiosi e fangosi nelle vicinanze delle praterie di posidonia | |
PROFONDITA’ PREVALENTE | 50-150 metri | |
CARATTERISTICHE | ||
CURIOSITA’ | ||
POSSIBILITA’ DI INCONTRO | rare ma quando capita facile da avvicinare | |
NOTE |
CLASSIFICAZIONE GENERALE BINOMIA
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