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Clavelina lepadiformis – Clavelina di porto

La clavelina di porto appartiene al philum dei Cordati, al subphilum dei Tunicati e alla grande classe degli Ascidiacei e alla famiglia delle Claveline.
Il philum dei Cordati è un contenitore immenso ed il termine cordati, racchiude il concetto di animali muniti di un cordone nervoso per la trasmissione di segnali da un punto e l’altro del suo corpo. La presenza o meno, di una colonna vertebrale scheletrica  (vertebre) che contenga il cordone nervoso differenzia gli invertebrati dai cordati a cui anche noi uomini apparteniamo.
Tra i cordati per semplicità di catalogo distinguiamo due subphilum:
Urocordati
-Vertebrati
Scientificamente conosciuti come Urocordati i Tunicati (a  torto poco considerati dall’osservatore subacqueo) sono organismi che fanno da anello di congiunzione tra invertebrati e vertebrati.
Apparentemente di semplice struttura, i tunicati presentano evoluzioni notevolissime rispetto agli invertebrati grazie all’abbozzo di cordone nervoso di cui il loro corpo è dotato.
I tunicati, organismi essenzialmente filtratori, prendono nome dalla tunica, per lo più coriacea, che riveste l’animale con forma a botticella con evidenti i due sifoni caratteristici del filtraggio. Troveremo tra le varie specie di tunicati  forme singole e coloniali, sessili e pelagiche.
Il vastissimo mondo dei tunicati, presenta, per quanto riguarda le nostre esplorazioni, due classi:
Ascidiacei
-Taliacei
Gli ascidiacei rappresentano la più parte del vasto (anche se poco conosciuto e per ciò  apprezzato) mondo dei tunicati. Per lo più dall’osservatore poco attento la più parte delle ascidie sono confuse  con le spugne . Potremo distinguere con facilità le ascidie dalle spugne in quanto queste ultime, al minimo contatto, tendono a chiudere i sifoni o comunque a restringersi. Molte specie di ascidie fanno bella mostra di sè grazie a colori il più delle volte sgargianti. Le ascidie possono essere singole o coloniali.
La clavelina di porto, così chiamata perche abituata a vivere in condizione di fouling tipiche dei porti, riveste per pochi mesi grandi spazi di substrato (strutture e supporti propri di banchine e moli portuali).

NOME SCIENTIFICO Clavelina lepadiformis
NOME COMUNE clavelina di porto, ascidia cristallo
NOMI LOCALI
UBICAZIONE PREVALENTE intero mediterraneo
TERRITORIO ABITUALE zone eurialine e portuali
PROFONDITA’ PREVALENTE dalla superficie a 20 metri
CARATTERISTICHE
CURIOSITA’
POSSIBILITA’ DI INCONTRO normali
NOTE 

 TABELLA SISTEMATICA TUNICATI

CLASSIFICAZIONE GENERALE BINOMIA

 

Clicca sulle immagini per ingrandirle

 

(adriatico riminese 3 piattaforme dismesse)

 

 

 

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