Siti di immersione riminesi
L’orografia del territorio limita le nostre immersioni a punti cospicui, ricchi comunque di biodiversità. La costa riminese è una lunghissima fascia sabbiosa dal bagnasciuga alle hall di migliaia di alberghi e pensioncine. Dal bagnasciuga verso il largo alla prima trentina metri di estensione della sabbia , seguono fasce di sabbia mista a sospensione leggera di fango e fasce di substrati fangosi misti a sabbia. Centinaia e centinaia di grosse barche da pesca “arano” il fondale al largo, e altrettante turbosoffianti setacciano in profondità la fascia immediatamente costiera.
Non esistono quindi per l’osservatore subacqueo substrati su cui possa durevolmente attecchire la vita sessile. La vita bentonica dribla tra turbosoffianti e gabbie a strascico.
Laddove insistono le scogliere frangiflutto artificiali, o laddove vi siano relitti, o laddove vi siano manufatti, di qualsiasi genere, lì esplode la vita e lì, ove sia consentito, ci immergiamo. Questi siti, sono di per sè aree protette per la vita sessile e bentonica, ma la più parte di questi siti, non è per legge fruibile all’osservatore subacqueo, perchè destinata “ab origine” ad altri scopi. Laddove questi altri scopi siano venuti meno, queste difese dovranno diventare valido scopo di ecosostenibilità, associata a fruibilità del turismo subacqueo, che porterebbe ulteriore indotto all’economia riminese. Il tutto con una legge di creazione di una vera area marina protetta. Crediamo sia utile ricordare che le sanzioni per le contravvenzione alle norme di tutela di una area marina protetta, sono di natura penali, non già come ora “vagamente” amministrative. E ciò potrà essere buon deterrente per il bracconaggio esercitato con mezzi che spaziano dal fucile subacqueo alla “gabbia” trainata da 1500 cavalli. Non vogliamo impegnare queste righe nella disanima sulla ecocompatibilità della pesca professionale. Vogliamo comunque, con la divulgazione, fare la nostra parte nella difesa, di quanto è senza dubbio messo a rischio grave. Nel nostro piccolo, che sempre piccolo non è ci diamo da fare.
Queste le nostre immersioni preferite: